
Diversi Tribunali italiani sono stati chiamati a pronunciarsi in via d’urgenza sull’esercizio del diritto di visita tra genitori e figli, potenzialmente compromesso dalla diffusione del coronavirus. Non c’è uniformità di decisioni e di opinioni.
Tra i magistrati chiamati a pronunciarsi, c’è stato chi ha reputato corretto proseguire il regolare svolgimento delle visite, come deciso in sede presidenziale, chi ha preferito sostituire le visite con videochiamate, chi ha modulato le visite prevedendo due settimane consecutive presso un genitore e due presso l’altro. Diversi sono anche i pareri sulla prevalenza del diritto alla salute rispetto al diritto a conservare i rapporti tra genitori e figli. Quale è più importante? Quale deve trovare maggior tutela in questo momento particolare?
Una visita al sito dell’Osservatorio nazionale sul diritto della famiglia, consultabile al link di seguito, offre, anche solo leggendo i titoli dei provvedimenti emessi, uno sguardo d’insieme sulla confusione in materia.
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Il diritto di visita genitori-figli ai tempi del coronavirus: non c’è chiarezza
Diversi Tribunali italiani sono stati chiamati a pronunciarsi in via d’urgenza sull’esercizio del diritto di visita tra genitori e figli, potenzialmente compromesso dalla diffusione del coronavirus. Non c’è uniformità di decisioni e di opinioni.
Tra i magistrati chiamati a pronunciarsi, c’è stato chi ha reputato corretto proseguire il regolare svolgimento delle visite, come deciso in sede presidenziale, chi ha preferito sostituire le visite con videochiamate, chi ha modulato le visite prevedendo due settimane consecutive presso un genitore e due presso l’altro. Diversi sono anche i pareri sulla prevalenza del diritto alla salute rispetto al diritto a conservare i rapporti tra genitori e figli. Quale è più importante? Quale deve trovare maggior tutela in questo momento particolare?
Una visita al sito dell’Osservatorio nazionale sul diritto della famiglia, consultabile al link di seguito, offre, anche solo leggendo i titoli dei provvedimenti emessi, uno sguardo d’insieme sulla confusione in materia.
26.3.2020 – Tribunale di Napoli: ‘L’emergenza impedisce che le visite avvengano mediante spostamenti‘.
27.3.2020 – Tribunale di Verona: ‘Nel periodo emergenziale è opportuna la permanenza presso ciascun genitore per due settimane‘.
30.3.2020 – Tribunale di Terni: ‘Possibili gli incontri protetti da remoto con l’intervento obbligatorio dell’operatore per salvaguardare gli interessi dei minori.’
31.3.2020 – Tribunale di Trento: ‘L’esercizio del diritto-dovere di visita non rientra nelle esigenze d’urgenza e pertanto va sospeso‘.
3.4.20202 – Tribunale di Bolzano: ‘La tutela della salute prevale su ogni altro interesse, anche quello alla conservazione dei rapporti‘.
3.4.2020 – Tribunale di Treviso: ‘I rischi di contagio sono contenuti, vanno evitate strumentalizzazioni, va subito ripristinato il regime di affido‘.
9.4.2020 – Tribunale di Lecce: ‘Nell’attuale emergenza sanitaria è dato al genitore di poter frequentare il figlio, pur adottando alcuni accorgimenti.’
Si aggiungono anche altre pronunce, consultabili più diffusamente ai seguenti link del blog, che non mutano il quadro, di fatto rimasto incerto sino ad oggi e che non sembra destinato a trovare soluzioni definitive.