COVID-19: i genitori possono raggiungere i figli minori anche in altro Comune

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Dopo giorni di incertezza, il Governo italiano ha fornito nuove risposte alle domande dei tanti genitori, sposati e coppie di fatto, separati e divorziati che non sapevano se potevano raggiungere i propri figli minori.

Di seguito la domanda e risposta aggiornata al 1.4.2020, consultabile sul sito del Governo http://www.governo.it/it/faq-iorestoacasa e che si riporta integralmente.

1. Sono separato/divorziato, posso andare a trovare i miei figli minorenni? 

Sì. Gli spostamenti per raggiungere i figli minorenni presso l’altro genitore o comunque presso l’affidatario, oppure per condurli presso di sé, sono consentiti anche da un Comune all’altro. Tali spostamenti dovranno in ogni caso avvenire scegliendo il tragitto più breve e nel rispetto di tutte le prescrizioni di tipo sanitario (persone in quarantena, positive, immunodepresse etc.), nonché secondo le modalità previste dal giudice con i provvedimenti di separazione o divorzio o, in assenza di tali provvedimenti, secondo quanto concordato tra i genitori.

Sono interessanti anche le seguenti FAQ che si riportano integralmente.

2. È possibile spostarsi per accompagnare i propri figli dai nonni o per andarli a riprendere all’inizio o al termine della giornata di lavoro?

Ciò è ammesso solo in caso di estrema necessità, se entrambi i genitori sono impossibilitati a tenere i figli con sé per ragioni di forza maggiore. In tale caso i genitori possono accompagnare i bambini dai nonni, percorrendo il tragitto strettamente necessario per raggiungerli e recarsi sul luogo di lavoro, oppure per andare a riprendere i bambini al ritorno. Ma si sottolinea che ciò è fortemente sconsigliato, perché gli anziani sono tra le categorie più esposte al contagio da COVID-19 e devono quindi evitare il più possibile i contatti con altre persone. È quindi assolutamente da preferire che i figli rimangano a casa con uno dei due genitori che usufruiscono di modalità di lavoro agile o di congedi.

3. Mio figlio/a necessita di poter uscire saltuariamente di casa poiché, per la sua disabilità cognitiva, intellettiva o relazionale (ad esempio: autismo) la permanenza prolungata potrebbe peggiorarne la condizione di salute. Sono consentiti in questo caso gli spostamenti? 

Si può uscire restando nei dintorni di casa, rispettando le regole di distanziamento sociale per prevenire il contagio del virus (sono vietate le attività ludiche e gli assembramenti). È permesso camminare in prossimità della propria abitazione e fare attività motoria. È consigliabile, anche se non obbligatorio, munirsi di altra documentazione che ne attesti la condizione di disabilità o le specifiche necessità (ad esempio: certificato attestante la condizione fisica o di disabilità rilasciato dal proprio medico curante o dalla struttura che segue l’assistito). In questo caso è consentito l’accompagnamento della persona (a prescindere dalla sua età) perché rientra nelle motivazioni di necessità o di salute. Per ulteriori approfondimenti in merito alle persone con disabilità si possono in ogni caso consultare le FAQ specifiche al seguente link.

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